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  30 dicembre , 2007       redazione       Attualità   

LA CRONACA. 

Ancora sangue di giovani vite versato sulla strada. Ancora una volta l’asfalto si tinge di rosso.

Nomi nuovi alle cronache, ma storia nota alla memoria. Questa volta non c’entra niente l’incuria in cui versano le strade della nostra zona. La causa è una di quelle contro cui non si può combattere: il maltempo che diversi gorni, imperterrito, ha investito la nostra regione. La pioggia battente è stata causa della morte di una ragazza, Emanuela Bentivenga, di soli 23 anni, originaria di Trebisacce e del ferimento di altre quattro persone in un incidente avvenuto sulla strada statale 534, arteria trasversale che si innesta sulla A3 Salerno Reggio – Calabria presso lo svincolo di Firmo, alla strada statale 106 Jonica presso Sibari. Nell'incidente sono rimaste coinvolte due automobili, una Hyundai e una BMW, ed un camion pesante appartenente alla famiglia delle autobetoniere. Le quattro persone ferite sono state soccorse, scontando i tempi tecnici ed accompagnate presso l’ospedale civile “G. Campagna” dell’azienda sanitaria numero tre di Corigliano Calabro. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale appartenenti al distretto di Trebisacce che, dopo i primi meticolosi rilievi, hanno subito tracciato un chiaro quadro della dinamica dell’incidente. Erano passate da poco le dieciqaundo, nella mattina di ieri, una Hyunday percorreva la statale 534 in direzione Sibari. A bordo dell’auto viaggiavano, oltre alla sfortunata Emanuela, altre tre persone di cui sono state rese note soltanto le iniziali e l’età: G. A. di 23 anni, B. G di 22 anni e D. A. di 25 anni. La Hyunday, dopo essersi accertata di essere in condizione di poter superare l’autobetoniera che si trovava sul suo percorso di marcia, ha iniziato la manovra di sorpasso. Dalla corsia opposta è apparsa una Bmw con a bordo F. D. di 66 anni, che non ha fatto in tempo a fare manovra per evitare l’auto su cui viaggiavano i quattro giovani mentre l’altra auto si è schiantata contro il camion . Emanuela Bentivenga, che viaggiava sul sedile passeggero posteriore, nell’impatto è stata scaraventata fuori dall’abitacolo dell’auto finendo, riversa, sull’asfalto e morendo sul colpo. A niente è valso il tentativo di soccorso del 118 che appena trovato il corpo della giovane non ha potuto far altro che costatarne il decesso. Gli altri quattro coinvolti nel drammatico incidente sono stati soccorsi immediatamente, e sono stati trasportati a Corigliano Calabro. Il traffico proveniente dall’autostrada verso Sibari è stato deviato sullo svincolo della frazione Doria di Cassano. Dopo le formalità di rito sono stati avvisati i famigliari di Emanuela Bentivenga che sono sprofondati nello sconforto più totale non volendo accettare quel destino crudele che si stava abbattendo sulle loro vite. Nella città marina la notizia ha lasciato senza parole ed increduli gli amici di Emanuela Bentivenga.

CATERINA LA BANCA (giornale "LA PROVINCIA COSENTINA")


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IL RICORDO

LACRIME DI PIOGGIA E DI DOLORE PER EMANUELA

Trebisacce. E’ successo. Non importa quando, dove, perché. Sono dettagli, sono cose inutili che servono a poco. Nullità di fronte alla tragedia della morte. Dolore e silenzio. Sono i due stati che attraversano chi vive direttamente questo terribile momento: familiari, amici, conoscenti e tutta la comunità di Trebisacce. Perché in questi casi nessuna parola può mai alleviare il dolore, niente riesce a cancellare ciò che è successo poche ore prima, quando nel mezzo di una mattinata di pioggia quell’asfalto è stato fatale. Già, proprio l’asfalto. Quella lingua di catrame su cui ogni giorno ci muoviamo quasi inconsci dei drammi che partorisce. E’ quando succedono le tragedie vorresti non esistesse, vorresti tagliarla quella lingua, come fosse davvero una lingua umana. Ma di umano c’è ben poco in queste circostanze, quando la vita viene spezzata per colpa di quella striscia nera che si chiama strada. Non ci sono parole che tengano il dolore, non esistono aggettivi per descrivere l’amore che i conoscenti nutrivano per Emanuela. Non ci sono. Su quella macchina Emanuela e i suoi amici erano in viaggio per delle ricerche universitarie. Studiavano, cercavano di compiere il loro dovere fino in fondo. Una ricerca mai iniziata per colpa di quello scontro. Un urto terribile con una BMW proveniente dal senso opposto e poi basta. Emanuela muore sul colpo dopo essere stata schizzata all’esterno della Hyundai. E il cielo terso si unisce al dolore. Quelle gocce cadere dal cielo sembrano lacrime di un pianto vivente. Come se la natura piangesse la vittima delle sue stesse lacrime. Si, delle lacrime. Perché è stata quella maledetta pioggia di dicembre a trasformare la statale 534 in uno scivolo, quasi come fosse una pista di pattinaggio. E poi piano piano sarai salita in Cielo, Emanuela. Ma il tuo amore, il tuo sorriso e la tua dolcezza sono qui con noi, a Trebisacce.

Lorenzo Armentano ( giornale LA PROVINCIA COSENTINA)