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  09 settembre , 2002       redazione       Archeologia   

I lavori (inizio di settembre-metà di ottobre) si sono in gran parte svolti in parallelo con quelli eseguiti per la realizzazione del Parco archeologico di Broglio. Gli scavi (fig.1) sono dunque proseguiti nei settori 2, 3 e 8, mentre si è rivelata necessaria l'esplorazione di un'area investita dai lavori per la predisposizione di una rampa di accesso al parco presso la sella che conguinge l'acropoli di Broglio al restante pianoro (settore 10). Sul ciglio sud della porzione mediana dell'acropoli la planimetria delle abitazioni di forma rettangolare allungata già individuate durante gli scavi degli anni scorsi è ormai stata completamente messa in luce (fig.2): a monte abbiamo, da est a ovest, in rosso la "casa dei fornelli" (questi ultimi sono indicati dai segni a "U"), della fase iniziale del Bronzo finale, in verde un'abitazione della prima età del ferro (la capanna magazzino immediatamente precedente l'abbandono del sito); a valle le due fasi della "casa dei concotti", anch'esse risalenti entrambe agli inizi del Bronzo finale: in viola la struttura della fase più antica (sulla destra è localizzato il cumulo di concotti e ceramica), in blu la struttura della fase più recente (con fornello e focolare sulla sinistra). Immediatamente ai piedi dell'acropoli si è ritenuto opportuno limitare l'approfondimento dello scavo e lo svuotamento del fossato antistante il muro di fortificazione alla fascia più ad est, in cui sono stati quest'anno asportati i due lastricati più alti: quello risalente all'VIII secolo e immediatamente precedente l'abbandono del sito di Broglio, il quale ha restituito ceramica dipinta enotria di stile tardo-geometrico, e quello sottostante.
Sulla parte occidentale dell'area sommitale dell'Acropoli (sett. 7) si è proceduto ad un ampliamento della più orientale fra le trincee tracciate nel 1998. Lo scavo è qui ancora in fase preliminare, e non si sono ancora isolate le vere e proprie strutture antiche, ma solo piccoli cumuli di macerie ad esse relative; da notare l'abbondanza di frammenti di ceramica micenea e di quella protogeometrica risalente alle fasi più antiche, classe cui appartiene anche una testa di cavalluccio, che secondo ogni probabilità costituiva parte di un carretto cultuale (fig. 3). Sulla sommità della minore collina detta del Castello (sett. 8) lo scavo si è invece concluso con la completa messa in luce di resti di abitazioni del BM, racchiudenti tra l'altro su livelli distinti tre sovrapposti focolari con sottofondazione di cocci (cosidetti potsherds pavement). Quella che quest'anno ha restituito i reperti più abbondanti e significativi è stata però la zona della sella (sett. 10). Qui, ai piedi di una struttura non ancora ben definita, un'imponente serie di strati ha restituito ricchissimi e ben conservati materiali risalenti alla media età del bronzo. Grazie a questa scoperta, disponiamo ora di un quadro culturale molto più efficace e articolato per questo periodo.

Prof Renato Peroni