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  04 marzo , 2009       piero.devita       Attualità   
Trebisacce- I successi dell'IPSIA

Trebisacce. La cerimonia si è svolta a Roma in Campidoglio alla presenza dei docenti

 

Ambiente: premiato l’istituto Aletti

Un progetto considerato tra i tre più importanti delle scuole italiane.

 

Campidoglio- Foto di gruppo coi proff. Zaccaro e Franco

 

Trebisacce – L’istituto professionale “Aletti” è tra le tre eco-scuole d’Italia vincitrici del progetto “Ambiente e Innovazione” promosso dalla Foundation for Environmental Education (FEE) in collaborazione con Toyota Motor Europa.

In una nota della FEE, viene sintetizzato il progetto dell’IPSIA premiato. “Il progetto premiato – si legge -, si basa su un percorso educativo che si concretizzerà con la realizzazione di una “valigetta energetica” contenente tutta la strumentazione necessaria ad osservare i consumi e gli sprechi energetici delle strutture scolastiche”. Per la realizzazione di tale progetto, la FEE Italia ha disposto un finanziamento di 6.700 euro quale premio per l’originalità e la finalità del risparmio energetico proposto dagli alunni che hanno ideato e redatto il progetto. A ritirare il premio della FEE, i docenti dell’IPSIA , Mirella Franco e Domenico Zaccaro. Alla cerimonia di premiazione, tenutasi nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, hanno presenziato l’assessore all’ambiente del comune di Roma Fabio De Lillo, il presidente della FEE, Claudio Mazza, il rappresentante del coordinamento nazionale del programma ECO –SCHOOLS Andrea Rinelli e il dirigente di Toyota Italia, Giovanni Naldoni.

Ovvia la soddisfazione del Dirigente Scolastico dell’IPSIA “Aletti”, Vincenzo Petrelli per il premio ottenuto dal progetto giudicato tra i tre migliori d’Italia sotto il profilo educativo e dell’innovazione. Il preside Petrelli, oltre ad alunni e docenti del suo istituto, ha ringraziato il referente ECO-Scuola Calabria, Vittoria Carnevale, per l’assistenza didattica data e per avere sempre valorizzato il lavoro fatti dagli alunni e dai docenti referenti dell’Istituto.

 

(Franco Maurella)

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   La Prof.ssa Mirella Franco ritira il premio   

PROGETTO “VERDE e SOLE” DELL’ISTITUTO IPSIA DI TREBISACCE (CS)

La finalità del progetto è quella di concorrere alla riduzione di gravità dei principali danni ambientali, dovuti ai cambiamenti climatici e al conseguente riscaldamento globale, mediante un intervento educativo rivolto alla popolazione scolare. Il progetto si rivolge ai ragazzi, sia per la loro maggiore suscettibilità alle conseguenze dannose di questo problema, sia perché essi, sul piano affettivo ed emotivo, sono in grado di agire sul comportamento dei genitori, che, in quanto adulti, hanno maggior peso decisionale nelle scelte che si compiono sul piano sociale.

Il progetto è nato per consentire ai destinatari diretti, cioè giovani di scuole secondarie di secondo grado, e indiretti, ovvero il mondo degli adulti che gravita attorno ad essi, l'acquisizione di conoscenze, capacità e competenze relazionali utili per un reale cambiamento degli stili di vita.

Più di vent'anni fa, nel 1979, la prima conferenza mondiale sui cambiamenti climatici ha avviato la discussione su come "…prevedere e prevenire potenziali cambiamenti climatici causati da attività umane che potrebbero avere un effetto negativo sul benessere dell'umanità". Alla base di questa discussione c’era il rilevamento, da parte degli scienziati, di una tendenza all’aumento della temperatura media globale di gran lunga superiore a quella registrata in passato, e il sospetto che tale riscaldamento non abbia solo cause naturali (come la variabilità della radiazione solare e le eruzioni vulcaniche).

 Gli esperti affermano che il riscaldamento globale può alterare in modo sostanziale un terzo dell’habitat di piante e di animali entro la fine di questo secolo. I cambiamenti del clima possono portare all’estinzione circa un milione di specie terrestri nei prossimi 50 anni.

 Oggi è chiaro che i cambiamenti climatici e dunque il riscaldamento globale, stanno minacciando interi ecosistemi, mettendo a repentaglio anche la nostra vita a causa dell'aumento dell'intensità  e della frequenza dei cosiddetti “eventi climatici estremi” (uragani, alluvioni, ondate di caldo, ecc.). Dall'aumento di temperatura all'innalzamento del livello dei mari, dalla desertificazione allo scioglimento dei ghiacciai, l'allarme è ormai ad altissimo livello.

Il clima sta cambiando in tutto il mondo. In alcuni Paesi, in primo luogo quelli dell’Unione Europea, le istituzioni e le società si stanno attrezzando per affrontare questa sfida, mettendo in campo politiche di riduzione delle emissioni dei gas che alzano la febbre della Terra e avviando l’adeguamento delle strutture e degli stili di vita ai cambiamenti dell’ambiente e del territorio che inevitabilmente ci saranno.

Il progetto proposto rappresenta quindi un impegno che gli studenti, il personale docente e non docente si sono assunti, consapevoli che la lotta ai cambiamenti climatici la si può fare insieme adottando stili di vita più sobri e rispettosi dell’ambiente.

I percorsi educativi del progetto considereranno molteplici aspetti:

  • l’aspetto storico che rende conto di come è cambiato lo stile di vita, del  perché sia cambiato, attraverso quali innovazioni tecnologiche, o quali vantaggi e con quali costi dal punto di vista energetico e con quali ripercussioni sui cambiamenti climatici;
  • l'aspetto scientifico attraverso la conoscenza delle grandi scoperte scientifiche che hanno determinato una forte richiesta di risorse energetiche, con ripercussioni  sull’ambiente, sulla vita dell’uomo, sul “Global Change”.
  • l’aspetto pratico, attraverso lo studio e la costruzione di in sistema di interrelazioni che legano i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale ad elementi facilmente riscontrabili nella propria realtà locale attraverso lo studio di un corretto utilizzo delle risorse naturali in particolare Verde e Sole:

a.      Un primo obiettivo sarà minimizzare la cementificazione delle aree, attraverso interventi  Si potrà così fare una verifica diretta calcolando il rapporto tra l’area delle superfici esterne permeabili e l’area complessiva delle superfici esterne di pertinenza dell’edificio scolastico che consentirà una immediata verifica della cementificazione e della permeabilità dei suoli nell’esistente, a diretto contatto con la vita dello studente. Seguirà quindi la proposta di una soluzione migliorativa che  potrà portare ad aumentare le aree verdi circostanti l’edificio, aumentando di fatto la possibilità di assorbire la co2, magari ripensando la struttura dei parcheggi esistenti, con l’impiego di tecnologie e materiali differenti dal cemento;

b.     Un secondo obiettivo sarà massimizzare gli apporti solari nell’ambito dell’edificio scolastico nella stagione invernale attraverso una razionale disposizione delle superfici vetrate dell’edificio. La soluzione migliorativa potrà prevedere una ricollocazione delle aule e/o l’ampliamento delle aperture o delle finestre (con necessario accordo con l’Amministrazione locale);

c.      Un terzo obiettivo sarà occuparsi dello studio energetico dell’edificio realizzando una “valigia energetica” contenente tutte le strumentazioni necessarie ad osservare i consumi e gli sprechi energetici. Tale kit energetico permetterà, non solo un’analisi quantitativa dei consumi, con conseguenti emissioni di co2, ma anche validi consigli per intervenire sulla scuola con semplici interventi, poco costosi e basati su un comportamento eco-sostenibile. Lo strumento in questione che sarà assemblato in forma di prototipo e sottoposto alla FEE Italia per una possibile sua diffusione nelle eco-scuole italiane. 

Per la promozione del progetto e la creazione di un legame più forte con il territorio è previsto il coinvolgimento di altri istituti scolastici, in modo da costruire una rete comunicativa attraverso la diffusione delle conoscenze acquisite sui fattori che maggiormente incidono sui cambiamenti climatici e sulle strategie individuate localmente, secondo le indicazioni del “pensare globalmente, agire localmente” di “Agenda 21”.

L’Istituto IPSIA di Trebisacce con questo progetto si caratterizza, quindi, per una precisa scelta di fondo: quella di “interiorizzare” le tematiche ecologiche, adottando, comportamenti sostenibili e lanciando dei messaggi educativi che coinvolgano l'intera comunità. La scuola, esporta sul territorio la “cultura della sostenibilità”, basata su una prospettiva di sviluppo durevole di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, i diritti umani, la salute vanno a integrarsi con le esigenze di conservazione delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco.

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